Sono stati stanziati circa 60 milioni di euro per il settore degli eventi. Vediamo cos’è il Bonus matrimonio 2022 e come richiederlo.
Bonus matrimonio 2022: l’agevolazione a fondo perduto è stata approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Economia, per poter aiutare il settore dei matrimoni, dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste e cerimonie, oltre al settore dell’Hotellerie – Restaurant – Catering (Ho.re.ca.).
Il bonus è stato confermato con la conversione in legge del Sostegni-Bis (Decreto legge del 25 maggio 2021, n.73).
Il settore degli eventi è stato duramente colpito dalla pandemia di Covid-19, sia a causa delle chiusure che delle limitazioni degli ultimi due anni.
Vediamo allora di che si tratta, come richiederlo e quali sono i requisiti.
Il Bonus matrimonio era già attivo nel 2021, sempre con 60 milioni di contributi a fondo perduto. Inizialmente il bonus doveva essere indirizzato sia agli operatori del settore che agli sposi, ma successivamente solo i fornitori hanno potuto usufruire dell’agevolazione. Ad oggi, per gli sposi, sono riservate alcune agevolazioni territoriali, come il Bonus matrimonio Lazio 2022.
Il Bonus matrimonio 2022 prevede, come detto, un contributo a fondo perduto. I fondi stanziati dal Governo sono pari a 60 milioni di euro, così suddivisi:
Per le aziende che hanno subito un calo del fatturato nel 2020, rispetto al 2019, è previsto un rimborso nella misura del 30%. Mentre, per quanto riguarda le aziende avviate nel 2020, sarà riservato un altro contributo a fondo perduto, del valore di 5000 euro.
Il bonus sarà distribuito nel seguente modo:
A poter richiedere il contributo a fondo perduto potranno essere le imprese e le aziende operanti nei seguenti settori:
Le aziende richiedenti dovranno svolgere attività di impresa, arte o professione oppure dovranno produrre reddito agrario. Inoltre, uno dei requisiti più importanti per poterlo richiedere è che le aziende abbiano avuto, nel 2020, una riduzione di fatturato di almeno il 30%, rispetto al 2019.
Presto l’Agenzia delle Entrate pubblicherà i termini per la modalità e le tempistiche della presentazione della domanda che dovranno fare le aziende.
Molto probabilmente occorrerà compilare un’autocertificazione che attesti il calo del fatturato del 2020, rispetto all’anno precedente e bisognerà inserire il codice Ateco della propria impresa.
I contributi richiesti saranno accreditati direttamente sul conto corrente indicato dai richiedenti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it